giovedì 29 settembre 2011

Solid State Drive: quando conviene?

Nel mondo informatico è sempre più veloce lo sviluppo e l'aggiornamento dei componenti hardware, l'uscita di nuovi modelli di RAM, processori, schede video, schede madri si sussegue così rapidamente che è impossibile tenersi aggiornati e spesso si continua a rinviare un acquisto per il timore di ritrovarsi tra le mani un componente già superato.

Un discorso a parte però lo merita un componente fondamentale del nostro computer: il disco fisso. Sono anni ormai che rappresenta il collo di bottiglia di un pc a causa dei suoi componenti meccanici, ma da qualche tempo si sono affacciati sul mercato i SSD (Solid State Drive, unità allo stato solido) che si prefiggono come primo scopo quello di superare i limiti imposti dai dischi tradizionali.
Senza scendere troppo nei particolari, possiamo paragonare il principio di funzionamento dei SSD a quello delle penne USB: sono infatti equipaggiati con celle di memoria che possono essere scritte e lette molto velocemente e da un controller che gestisce queste operazioni. Il formato e l'interfaccia sono identici a quelli dei dischi meccanici, anche se si trovano più spesso da 2,5 pollici.

Lo scopo di questo articolo non è tanto quello di consigliare un modello di SSD rispetto ad un altro, ma di analizzarne i pro ed i contro affinchè ognuno possa valutare se conviene acquistarlo o meno.
E' bene chiarire innanzitutto che per utilizzare un SSD in tutte le sue potenzialità è necessario avere un sistema operativo che ne offra il supporto nativo, come Windows Vista o Windows 7. Windows XP non è consigliato, non è ottimizzato per lo scopo.

Partiamo dai contro:
  •  Il portafoglio. Ebbene si, tutte le novità costano e i SSD non fanno eccezione. Attualmente un buon disco rigido tradizionale da 320GB costa attorno ai 30-40 euro, mentre un buona unità allo stato solido da 120GB attorno ai 130-140, quindi un costo per GB decisamente superiore.
  • Scritture limitate. Non spaventatevi, per un uso domestico normale un SSD dura anni, ma è doveroso specificare che le celle di memoria che lo costituiscono non possono essere scritte e riscritte all'infinito. Per prolungare ulteriormente la vita del disco c'è la funzione TRIM che, per così dire, "spalma" le scritture su tutte le celle del disco, uniformandone l'usura.

 Veniamo ora ai pro:
  • Velocità di lettura e scrittura casuale. Un buon SSD attuale raggiunge tranquillamente i 50.000 IOPS (Input/Output Operation Per Seconds) per blocchi di 4KB, un disco tradizionale attorno ai 100 IOPS! I benefici si notano nella velocità di avvio del sistema, della reattività dello stesso, nella velocità dell'apertura dei programmi e della copia di tanti file di piccole dimensioni.
  • Velocità di lettura e scrittura sequenziale. In lettura i dischi meccanici a 10.000 giri sono in grado di raggiungere circa i 120MB/s, un buon disco a 7.200 giri circa 60MB/s (mediamente). Un SSD SATA2 arriva tranquillamente a 285MB/s, un SATA3 anche a 550; come vedete i dischi tradizionali non saturano nemmeno il SATA2. I benefici si notano principalmente nella copia dei file di grandi dimensioni.
  • Non necessita deframmentazione. La velocità di lettura casuale e le bassissime latenze rendono ininfluente la frammentazione dei dati, mentre i dischi tradizionali ne soffrono con il passare del tempo. Oltre che inutile, deframmentare un SSD è dannoso poichè si effettuano scritture non necessarie.
  • Nessun rumore di funzionamento o vibrazioni. La completa assenza di componenti meccanici rende i dischi allo stato solito totalmente silenziosi.
  • Consumi. Decisamente a vantaggio dei SSD (2-5W), i dischi tradizionali consumano circa 10-15W.
  • Compatibilità con interfacce attuali. La migrazione dai dischi tradizionali non è un problema, i SSD si trovano sia con interfaccia SATA2 che SATA3 sfruttandone appieno la banda (a differenza dei dischi meccanici).

Giusto per informazione, esistono anche SSD con interfaccia PCI-Express, ma non li ho tenuti volutamente in considerazione visti i costi ancora elevati.

Allora, deciso o no per questo SSD???

    2 commenti:

    Anonimo ha detto...

    Parere favorevole, appena posso lo devo provare. Però sono in cerca di un taglio piccolo, non mi sono mai piaciuti i dischi enormi qualsiasi tipo siano. un 32 Gb mi basta ed avanza, quello che ho adesso è hdd da 500, tutto spazio inutile perchè i dati li salvo su dischi esterni. ciao

    Unknown ha detto...

    io ho rifatto il pc domestico considerando due hd, il primo hd di tipo SSD per il sistema operativo, i drivers e i programmi e basta, e rimane così con la metà dello spazio che non guasta, il secondo hd di tipo tradizionale da 2 TB per i dati, foto, giochi, mp3, film, ecc.ecc. inoltre, per limitare le scritture sull'SSD ho creato un disco in RAM dove ho spostato sia le variabili di sistema TEMP e TMP che le cache dei browsers e degli altri programmi che le utilizzano, e così ho limitato al massimo le scritture sull'SSD, il tutto con enorme beneficio in termini di apertura applicazioni e velocità di accesso.